Manuel. 75 anni, nicaraguense. Camminando per le strade di San Carlos, vengo attirata da una bandiera del Frente Sandinista che svolazza appesa sopra ad un’entrata. Sulla parete esterna una scritta dipinta ricorda i valori della Rivoluzione. Penso che si tratti della sede del partito del Frente, mi affaccio dentro e trovo Don Manuel che gioca con suo nipote. Sì, fu la sede del partito molti anni fa, ma ora è una casa privata. La casa di Don Manuel, appunto, che include anche la sua pulperia, dove vende di tutto. Mi invita ad entrare e quando vedo una sua foto con Daniel Ortega, l’attuale amato e odiato – di certo molto chiacchierato – presidente del Nicaragua, non resisto e inizio a domandare… Don Manuel Rodriguez fece parte delle forze rivoluzionarie, prima (1979), e partecipò nella lotta contro i Contras, poi (dagli anni ’80). 55° Brigada de Infanteria. Mi fa vedere un bazuka e la vecchia cartuccera della sua mitragliatrice M50, dietro di lui. Parliamo tanto, cerco di capire la sua posizione, il suo pensiero rispetto al Daniel Ortega di oggi, che poco ha a che fare con il sandinismo vero: al principio non si sbilancia, poi insiste nel dire che in tutti questi anni ha visto crescere i frutti della Rivoluzione e che con il governo sandinista le cose sono migliorate. I suoi 12 figli, i suoi 26 nipoti e 12 bisnipoti hanno potuto studiare y seguir adelante. Don Manuel è soddisfatto dei risultati de su lucha: “Valiò la pena”, dice.