Questo spazio nasce come una sorta di mia appendice 2.0, ma non chiamiamolo blog. Semplicemente nasce, questo sì, dall’ambizione di creare una piccola grande finestra su quello che è il mondo de La Sureña. La Sureña è una donna del sud che parla spagnolo (sur = sud in castellano), sussurra passiflora e papaya, canta di melograno e avocado, veste di ibisco e balla una danza piena di gardenie e arance. E La Sureña un po’ sono io, o almeno per gran parte del tempo è così che mi percepisco. Questo spazio prende vita dal desiderio di condividere la mia profonda passione e tutto ciò che ho scoperto e che apprendo continuamente sulla mia amata America Latina: incontrando la sua gente e onorando le sue donne, viaggiando tra le sue vene ma non solo, leggendo la sua letteratura e la sua poesia, studiandone la storia, ascoltando la sua musica, scoprendone il folklore e curiosando qua e là, dentro le diverse declinazioni del suo spagnolo. Questo spazio vuole essere anche uno stimolo a scoprire e a mettersi in viaggio – magari proprio con me come accompagnatore – per tutti coloro che sono sempre stati incuriositi dai paesi del Centro e Sudamerica, ma che non hanno avuto il coraggio de dar el paso o per tutti quelli che non ne sono mai stati attratti più di tanto e che ora potrebbero ricredersi o, infine, per coloro che già amano questi paesi e che qui potranno soffermarsi, sentirsi a casa e crogiolarsi paciosamente, dondolando su un’amaca. D’altronde, come diceva Antoine de Saint-Exupéry “Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini, ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito”… In questo caso, quello del Sur del mondo che tanto amo.
Ellaencamino è donna, subisce il fascino delle frontiere e si ostina a rivendicare la sua libertà di viaggiare da sola. Detto tra noi, Ellaencamino sboccia dal seme del movimento #niunamenos. Qui, i suoi brevi ritratti di incontri. Incontri di viaggio che diventano confronto. Pezzi di vita che si raccontano e si lasciano raccontare a loro volta, per poi restarti addosso. Ellaencamino viaggia sempre con il FazzoLètto di Poetryon dell’amica e poetessa Barbara Pinchi.
Un contenitore caotico e colorato dal quale pescare pensieri in movimento, storie di vulcani e di cieli immensi o di lunghe ore in attesa del bus e poi note di boleros, cumbia e milongas, brandelli di rivoluzioni e di lotte di donne, stralci di abiti che cantano tradizioni ancestrali e variegate ricette di cucina da strada. Di viaggi, letteratura, storia, musica, cibo, lingua, eventi e di curiosità che parlano in spagnolo e che sono evidenti sintomi di questa strana malattia. Acuta e incurabile.
Qualche informazione utile e pratica di prima mano, sperimentata e vissuta in prima persona. I cuando como y donde che spesso cerchiamo qua e là prima di intraprendere un viaggio in America Latina: da quando partire a come attraversare frontiere e come meglio muoversi in determinate zone. E ancora, dove poter dormire comodi, dove mangiare bene e magari pure ballare. Il tutto in modalità pratica ed essenziale, perché per il resto c’è la Lonelyplanet.